Marco Lombardo (Roba da Grafici) a Pubblicarrello.com: “L’empatia il segreto del successo”

Pubblicarrello.com intervista Marco Lombardo. Influencer, direttore creativo e fondatore di Roba da Grafici, la più grande community di grafici e creativi italiana, Marco Lombardo classe 1981 si racconta ai nostri “microfoni” per svelarci il segreto del suo successo.  

 

Marco, 3 parole per descrivere il progetto Roba da grafici.

 

Valvola di sfogo. (Per creativi usati come cacciaviti)

 

Come nasce la Community?

 

Nel lontano 2010, agli albori di Facebook, andavano di moda le pagine “Roba da…” così venne creata anche Roba da Grafici, all’inizio raccoglitore di meme e cose buffe per alleggerire la pausa caffè, in seguito accoppiata al sito dove articoli di approfondimento hanno allargato e completato le nostre competenze, si sono poi aggiunti Twitter ed Instagram ad allargare ulteriormente i nostri orizzonti. Siamo il punto di riferimento per tutti i grafici italiani, contando circa 135 mila professionisti (e non) iscritti solo su Facebook,e  presenti in ugual misura su quasi tutti i social e con un blog tematico (robadagrafici.net) con picchi di circa 40 mila visite mese. La nostra presenza è ben radicata anche sul terriroio grazie alle continue presenze della nostra entità nei diversi eventi dedicati ai professionisti della grafica e della comunicazione come, ad esempio, il “The Creative Dot.”

Il nostro obiettivo principale è quello di crescere e far crescere con noi professionisti di settore che siano in grado fronteggiare l’ambiente mutevole della nostra professione e di farlo con i migliori mezzi, sia software che hardware, offrendo il nostro unico valore aggiunto: la nostra esperienza sul campo. Questo è possibile in quanto tutti coloro che collaborano con la pagina sono professionisti di settore che lavorano da tempo e sono affermati nel mondo della comunicazione.

Quali sono gli strumenti e le competenze fondamentali a cui un grafico non può rinunciare?

L’importante secondo me è non partire con il presupposto che se hai un computer di una determinata marca fai arte migliore, “i computer sono macchine e servono solo per il viaggio” ! Più che di strumenti servono qualità quali capacità di adattamento ai singoli lavori, empatia per riuscire ad immedesimarsi e capire il cliente, e infine, sicuramente, la creatività. 

Qual è l’artista che ti ha influenzato di più?

Durante il periodo delle medie e superiori sono stato molto ispirato da Le Corbusier anche se sembra molto lontano da quello che è il mondo della grafica… vengo comunque ispirato ogni giorno da tutto ciò che mi circonda è una questione di sapersi evolvere per poter creare roba nuova, che poi siano persone, posti nuovi o libri è indifferente.

Raccontaci la proposta più indecente che hai ricevuto nel tuo lavoro.

Più che proposte indecenti posso parlarvi di un pagamento indecente! A lavoro finito il cliente si è presentato con due caciotte, ha preso il lavoro, e per lui era tutto apposto così. ancora oggi ridiamo alla grande di questo evento!

Quanto è complesso dare inizio a una propria carriera nell’ambito Grafica?

La complessità varia da persona a persona, dalla nicchia a cui si decide di fare riferimento, dalla tenacia, dalla voglia di mettersi in gioco e di non mollare mai, mai, mai. Importante è anche il sapersi vendere e coccolare il cliente senza rimetterci! Poi, non nascondiamolo, anche un po’ di fortuna! Un consiglio ai più giovani e quello di creare tanto e fare tanto portfolio, non è importante che i clienti siano reali ma è importante che sappiano simulare le aspettative dei clienti e la applichino ai propri lavori.

Grazie Marco!

Leggi anche la nostra intervista ad Angelo Barzaghi


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